A Tunisi creatività e innovazione per la crescita della regione Mediterranea parlando di acque non convenzionali: workshop, Innovation Camp e una mostra itinerante
Sfide, condivisione di idee, dibattiti e coinvolgimento! Questo e molto altro è stato il primo Innovation Camp (IC) di Medwaycap, tenutosi a Tunisi il 7-8 febbraio nella suggestiva cornice di Gda Sidi Amour, un vero e proprio living lab di integrazione di buone pratiche, attraversato da diverse realtà e attori.
Dopo mesi di preparazione, il primo IC ha finalmente preso vita ed è stata un’esperienza arricchente e fruttuosa. Sotto l’attenta guida del team di esperti di FUTOUR, come Paolo Martinez, co-editore delle linee guida ufficiali del Joint Research Centre (DG-JRC) per l’IC, sono stati definiti ruoli precisi per affrontare tre sfide con il contributo di circa sessanta partecipanti. Tra questi, esperti con competenze multidisciplinari provenienti da otto Paesi del Mediterraneo, oltre a numerosi partecipanti tunisini, giovani, rappresentanti istituzionali ed esperti di innovazione ed economia, gestione dei dati e, naturalmente, di acqua e agricoltura.
Le tre sfide individuate sono state ” Non-Conventional Water (NCW) Cluster of Knowledge”, “Towards a Mediterranean Capitalisation Alliance” e “Circular Water for Circular Business”, quest’ultima adattata alle esigenze nazionali della Tunisia. Diversi prototipi sono emersi come risultati tangibili del lavoro di co-progettazione. Molti di questi possono essere testati e migliorati come base per nuovi progetti di promozione del riutilizzo dell’acqua.
Tra questi,
“la creazione di una rete di Living Labs nella regione mediterranea, immaginata come uno “spazio” innovativo in cui i diversi stakeholder possano imparare a usare e riutilizzare le risorse idriche non-convenzionali da una prospettiva comunitaria, a potenziare ciò che esiste già e a sostenere queste realtà per farle crescere e diventare in grado di mantenersi in modo autonomo”,
ha spiegato Luna Al-Hadidi, Direttore della Direzione Acqua e Suolo del Centro Nazionale di Ricerca Agricola (NARC- Giordania) e uno dei prototype holder designati. In stretta connessione con questo, è emerso un altro prototipo relativo a una “Water Use Community”, una comunità di persone che si concentra sulla condivisione delle conoscenze, sullo sviluppo di approcci innovativi, sulla mutualizzazione degli strumenti esistenti e sulla sensibilizzazione attraverso una piattaforma attrattiva. Per quanto riguarda la creazione di Communities of Practices (CoPs), un aspetto piuttosto rilevante è la dimensione del quadro regionale. Si è lavorato su come rendere più efficace la struttura intergovernativa per raggiungere la dimensione locale della regione mediterranea. Ciò può essere fatto stabilendo chiaramente ruoli e responsabilità, preparando una strategia concreta per la valutazione dei rischi, colmando le lacune del sistema per spingere realmente verso il riutilizzo dell’acqua. Questo prototipo sarà immediatamente validato durante il prossimo IC.
Infine, uno strumento sviluppato dal CERTE nell’ambito del progetto MEDWAYCAP, che consiste nella creazione di una piattaforma digitale che raccoglie le best practice di diversi progetti. Partendo da quelle presenti in Medwaycap, il prototipo prevede la creazione di una piattaforma di facile utilizzo, finanziata dall’esterno, in cui le best practice presentate possano anche ottenere una certificazione attraverso una comunità di peer review. Le soluzioni per integrare le conoscenze esistenti all’interno della società in questo processo di capitalizzazione delle buone pratiche sono state oggetto di un altro prototipo, così come la strategia di comunicazione da intraprendere per garantire un impatto mediterraneo e la sostenibilità della piattaforma.
“L’Innovation Camp è stata un’esperienza nuova ed emozionante! La magnifica sede, insieme alla creatività e all’ispirazione del team FUTOUR, ha contribuito a supportare i diversi stakeholder nell’affrontare le tre (3) sfide principali legate all’armonizzazione delle conoscenze, all’alleanza mediterranea e all’economia circolare del progetto MEDWAYCAP, per abbracciare il riutilizzo e la gestione non convenzionale dell’acqua nella regione del Mediterraneo. Il desiderio e l’ambizione di proporre soluzioni/prototipi attraverso il dialogo, la comunicazione, l’interazione, il brainstorming, lo sviluppo di capacità e l’apprendimento, hanno portato a una rafforzata visione dell’innovazione tra i partecipanti, che spero possa fungere da catalizzatore per la progettazione di futuri interventi politici volti a promuovere l’uso delle risorse idriche non convenzionali come soluzione strategica per mitigare il fabbisogno idrico nell’area del Mediterraneo”
ha dichiarato Kostantinos Plakas (CERTH), capofila di MEDWAYCAP.
L’IC è stato organizzato dal Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei – Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari- CIHEAM-Bari (Italia), dal Centro per la Ricerca e le Tecnologie dell’Acqua – CERTE (Tunisia) e dallo SVI.MED – Centro Euro-Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile – SVI.MED. (Italia) sotto la guida di Futour. È stata anche un’occasione per testare e trasferire la metodologia per futuri processi di co-progettazione.
“Per trasformare le tensioni o i problemi in soluzioni, è necessario comprendere e perseguire lo scopo del percorso, bilanciare l’uso dei metodi, l’ottimizzazione degli spazi e della logistica, le fasi e le tecniche. Tenere conto dell’energia e delle aspettative di ciascuno, così come delle sue paure e dei suoi atteggiamenti. Essere presenti, rassicurare e allo stesso tempo sapere che si tratta di un processo continuo in cui bisogna chiedersi in ogni momento se è necessario cambiare qualcosa per adattarsi alle circostanze. Verificare costantemente se il gruppo è a suo agio e se lo scopo, il motivo del processo di co-creazione sta cambiando. Nel percorso MEDWAYCAP sul riutilizzo delle acque non convenzionali, per ottenere i risultati che sono stati raggiunti è stato necessario un grande lavoro di preparazione con il team di SVIMED, CERTE, CHIEAM-BARI e CEEBA (Confederazione delle associazioni imprenditoriali europee egiziane) e molti altri, e un grande supporto, sia nell’identificazione delle principali sfide che nella messa in pratica dei prototipi.”
Paolo Martinez, Futour.
Il prossimo evento sarà in Giordania, dove i partecipanti approfondiranno alcuni prototipi. Verranno introdotte nuove sfide, contestualizzate alle esigenze giordane.
Infine, accanto all’evento in Tunisia si è svolta la mostra di Medwaycap.
“We are water, even if we are unconventional” è uno degli slogan emersi dai feedback sulla mostra di Tunisi, e non poteva essere più appropriato. Navigando attraverso il Mediterraneo da Siracusa, è arrivata sull’altra sponda di questo mare nostrum. Il 6 febbraio si è tenuto il vernissage presso la Biblioteca Nazionale Tunisina. La mostra coinvolge 10 diversi progetti e diverse buone pratiche sull’uso del NCWR. È stata una rinnovata occasione per diffondere buone pratiche e tecnologie per sensibilizzare un maggior numero di persone attraverso un linguaggio universale, fatto di suggestioni sensoriali, di video e grafiche digitali. Come l’IC, anche la mostra si sposterà nei prossimi mesi in Giordania.
Sia l’IC che la mostra sono parte dell’evento internazionale di NAWAMED che ha visto una larga partecipazione e ha portato a dibattere importanti argomenti sull’uso di acque non convenzionali a livello domestico, così come il coinvolgimento di giovani professionisti e start-up nel proporre le loro soluzioni.