Avviato “Zero Waste – Low Cost Zero Waste Municipality (Comuni a Zero Rifiuti)”, progetto approvato dalla Commissione Europea e finanziato con i fondi del “Programma Europeo di Cooperazione Transnazionale MED”.
Si è appena concluso ad Atene in Grecia il “kick-off meeting”, evento ufficiale di apertura del progetto “Zero Waste” che ha riunito mercoledi 14 e giovedi 15 maggio le delegazioni delle organizzazioni aderenti al partenariato di progetto. Durante il meeting la delegazione del Comune di Ragusa, capitanata dall’assessore dott. Giancarlo Migliorisi, coadiuvato da tecnici esperti in sistemi integrati di gestione dei rifiuti urbani e in gestione di piani di cooperazione internazionale, ha avuto l’opportunità di presentare la Città e, più dettagliatamente, lo stato dell’arte dell’organizzazione della gestione dei rifiuti a Ragusa.
Grazie a questo evento le organizzazioni che hanno sottoscritto l’accordo di partenariato, ovvero il Comune di Ragusa, Efxini Poli – Associazione di Enti Locali della Grecia – partner capofila, l’Università “Aristotele” di Ingegneria Ambientale di Salonicco e l’Ecological Recycling Society (Grecia), il “Centro di scienza e ricerca di Bistra Ptuj” (Slovenia), “ASAEL” – Associazione di Autorità Locali della Regione Autonoma Aragonese (Spagna) e “BRGM” – Ente di ricerca geologica e minerale della Regione PACA della Francia, hanno dato il via alle attività del progetto.
Per i prossimi tre anni il Comune di Ragusa, in cooperazione con gli altri partner, avrà l’opportunità di definire una strategia per la minimizzazione dei rifiuti e la riduzione dei costi che gli enti comunali devono sostenere per gestire i rifiuti urbani. Il Comune potrà così ulteriormente intensificare il proprio impegno nel ridurre l’impatto dei rifiuti e l’inquinamento prodotto da sistemi obsoleti di trattamento e smaltimento.
Il conferimento in discarica è l’ultima e la peggiore delle ipotesi da utilizzare. Questo il monito chiaramente espresso dalla “Comunicazione della Commissione Europea relativa ad una strategia dell’Unione Europea per lo sviluppo sostenibile”, la quale indica che i piani di gestione dei rifiuti devono essere sviluppati rispettando il seguente ordine gerarchico di principi irrinunciabili:
- l’azione prioritaria da intraprendere è la prevenzione dei rifiuti; bisogna, infatti, ridurre il potenziale di rifiuti già in fase di produzione dei beni e bisogna ridurre la loro pericolosità eliminando la presenza di sostanze dannose;
- se non è possibile prevenire la produzione dei rifiuti, allora l’impegno è recuperare quanto più materiali possibili, riusandoli e riciclandoli;
- le discariche devono essere considerate nei casi limiti e necessitano di un monitoraggio attento contro i danni ambientali.
Sono questi gli elementi chiave delle strategie di gestione dei rifiuti e su questi si baseranno le azioni del progetto.
Così come previsto dalla tabella di marcia la prossima azione da intraprendere sarà lo svolgimento di una indagine congiunta sui sistemi di gestione dei rifiuti adottati dai comuni dell’UE, così da poter individuare, classificare e descrivere dettagliatamente quali sono le migliori e le peggiori pratiche adottate in Europa.
L’obiettivo di una produzione di rifiuti urbani pari a zero potrà sembrare un obiettivo difficile da raggiungere, ma i partner sanno bene bisogna puntare in alto per ottenere risultati soddisfacenti.