Dal 9 al 10 maggio 2023 si è svolto ad Amman, in Giordania, il secondo Innovation Camp (IC) sulle risorse idriche non convenzionali (NCWR). L’evento ha creato un’atmosfera di grande entusiasmo e genuino apprezzamento, mostrando efficacemente il potenziale trasformativo della collaborazione, della creatività e della visione innovativa nell’affrontare i problemi legati al tema dell’acqua.
Come il primo IC a Tunisi, quello in Giordania è stato meticolosamente progettato per promuovere l’ingegno collaborativo tra i circa 50 partecipanti. Riunendo esperti del settore idrico, ricercatori, imprenditori e giovani menti provenienti da diversi contesti e Paesi, l’IC è stato un crogiolo di idee e una piattaforma di scambio interdisciplinare.
Il National Agricultural Research Center – NARC (Giordania), in collaborazione con l’International Center for Advanced Mediterranean Agronomic Studies – Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari – CIHEAM Bari (Italia) e con il supporto del Centro Euromediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile – SVI.MED (Italia), in qualità di partner di MEDWAYCAP, grazie anche alla guida del team di FUTOUR, ha creato un ambiente in cui i partecipanti potessero attingere alle loro conoscenze collettive e proporre concetti innovativi per affrontare le tre sfide create per l’occasione.
In particolare, in questa occasione, le sfide riguardavano la Tecnologia e Innovazione per le risorse idriche non convenzionali – l’integrazione delle politiche per consentire l’upscaling all’interno del paradigma dell’orientamento al mercato; Il finanziamento e gli investimenti per le risorse idriche non convenzionali – strumenti per un quadro di economia circolare; e Verso un’alleanza di capitalizzazione mediterranea – il percorso per una strategia di capitalizzazione a lungo termine a livello mediterraneo, l’unica legata a una sfida del campo precedente in Tunisia.
Questo Innovation Camp è stato un eccellente esempio di come il concetto stesso di IC si stia evolvendo, pur rimanendo fedele ai principi di base del progetto. Per la prima volta nella storia degli IC, quello in Giordania ha collegato i prototipi di un Camp precedente per concentrarsi sui modi innovativi in cui questi potrebbero essere realizzati nel mondo reale. Per quanto riguarda la Sfida 3, oltre a una potente riorganizzazione – il progetto MEDWAYCAP stesso come Comunità di Pratica – e a proposte promettenti, le tre relazioni finali sono state redatte durante il tempo a disposizione. Riunendo circa 50 partecipanti da 7 Paesi in due giorni di scoperta imprenditoriale e di cooperazione guidata dalle sfide, sono stati prodotti una serie di buoni risultati da tutte e tre le sfide- ha commentato Hank Kune, una delle menti dietro la metodologia IC e facilitatore in Giordania
Fin dall’inizio, la metodologia messa in campo ha posto l’accento su un approccio multidimensionale. Utilizzando i principi del design thinking per prototipare e testare le soluzioni, i partecipanti hanno lavorato con i facilitatori attraverso metodi interattivi di brainstorming per riformulare le sfide, cercare opportunità, definire gli obiettivi, identificare i principali stakeholder, costruire idee iniziali, sviluppare prototipi e una tabella di marcia per testarli in scenari reali. La metodologia ha raggiunto un delicato equilibrio tra esplorazione individuale e collaborazione di gruppo, consentendo alla prospettiva unica di ciascun partecipante di arricchire la comprensione collettiva.
Il camp è servito a rafforzare le mie competenze e le mie conoscenze nel settore. Attraverso discussioni coinvolgenti, attività pratiche e presentazioni interessanti, ho potuto approfondire le complessità del finanziamento e degli investimenti nelle risorse idriche non convenzionali. Le diverse prospettive condivise dagli esperti e dai colleghi partecipanti hanno ampliato la mia comprensione e fornito preziose indicazioni che ora posso applicare al mio lavoro. Inoltre, il campo è stato una ricca fonte di crescita personale. Lo scambio di esperienze e idee non solo ha ampliato la mia rete di contatti, ma mi ha anche permesso di instaurare legami significativi con persone di diversa provenienza. Queste connessioni hanno il potenziale per svilupparsi in collaborazioni di lunga durata che possono ulteriormente guidare l’innovazione nei nostri rispettivi ambiti, ha dichiarato Maraam Jameel, NARC, una dei prototype holder.
Alla fine delle due giornate sono stati creati nove prototipi. Come per l’IC di Tunisi, il team sta lavorando diligentemente per produrre una relazione finale completa che servirà da modello per guidare il lavoro futuro e garantire che i prototipi rimangano fondati sulla praticità. Questo rapporto racchiuderà i nostri sforzi collettivi e fornirà preziose intuizioni e raccomandazioni per perfezionare ulteriormente e guidare i prototipi verso l’impatto previsto.
I partecipanti sono stati incoraggiati a pensare al di là delle convenzioni, a sfidare i paradigmi esistenti e a esplorare approcci innovativi:
L’IC è all’altezza del suo nome, perché l’allestimento era davvero innovativo e il tema non convenzionale, proprio come il suo titolo. Un giro sulle montagne russe che ha aumentato la nostra adrenalina attraverso scambi animati, intenso lavoro di squadra e idee innovative. Ciò che mi è piaciuto di più è stato il background multidisciplinare della sfida, che riflette il modo in cui tutti i leader e i responsabili del cambiamento devono guidare la nostra transizione verso un’economia circolare e verde, senza lasciare indietro nessuno! – Omar Alsaleh, ingegnere presso la Royal Scientific Society.
L’IC sulle risorse idriche non convenzionali di Amman è l’evidente testimonianza del potere trasformativo della collaborazione e del pensiero innovativo. Ha unito persone appassionate, provenienti da diverse discipline e background, con un obiettivo comune: trovare soluzioni sostenibili per incrementare l’uso delle risorse idriche non convenzionali.
La vera misura del successo dell’IC non sta solo nelle soluzioni che ha generato, ma anche nell’impatto duraturo che avrà sulle iniziative future dei partecipanti. Dotando questi protagonisti del cambiamento degli strumenti e della mentalità necessari per affrontare di petto i problemi legati all’acqua, l’IC MEDWAYCAP ha gettato le basi per un futuro più sostenibile e sicuro dal punto di vista idrico. I risultati e alcuni prototipi, come il Memorandum of Understanding (MoU), saranno presentati e discussi durante la conferenza finale di Barcellona.